Psicologia

 

La banalità del male nella teoria di Milgram

 

La riflessione sul nazismo

Nel 1961-1962 si svolge a gerusalemme il processo ad adolf eichmann, Accusato di crimini contro il popolo ebraico. La filosofa Hannah Arendt seguì il dibattimento in aula e scrive le sue riflessioni in un testo che intitola la banalità del male.



L'esperimento sull'obbedienza all'autorità…

Le gli stessi anni Stanley Milgram avvia il suo esperimento sull'obbedienza all'autorità. Milgram ha mostrato come una persona normale”, sana, ben adatta socialmente, può arrivare a commettere azioni crudeli sulla spinta dell'influenza del contesto sociale.L'obbedienza è uno degli elementi fondamentali della struttura della vita sociale: così Milgram inizia il suo testo obbedienza all'autorità, nel quale racconta gli esiti dei suoi esperimenti. Lo studio era l zato presso l'università di York su più di mille soggetti. Attraverso un annuncio su un giornale, Milgram recluta volontari chiamati a partecipare a un esperimento sull'apprendimento. I volontari vengono mescolati, allora insaputa, a dei collaboratori di Milgram. I partecipanti all'esperimento vengono divisi in “insegnanti" e “allievi”, fa

cendo in modo che i volontari ricoprano un ruolo di insegnanti e collaboratori quelli di allievo. L'esperimento viene presentato come uno studio sugli effetti della punizione sull'apprendimento.



… La mancata ribellione e la sottomissione

Milgram vuole vedere fino a che. i soggetti vanno avanti con l'esperimento e quando si ribellano alle indicazioni dell'autorità. Ma i risultati sono sorprendenti: circa il 65% dei soggetti porta a termine l’esperimento. Le conclusioni di Milgram sono che gente normale, ci si occupa soltanto del suo lavoro e che non è motivata da nessuna particolare aggressività, può, da un momento all'altro, rendersi complice di un processo di distruzione. Ancora più grave è il fatto che la maggior parte di loro non ha le risorse necessarie per opporsi all'autorità, anche quando si accorge di compiere atti malvagi virga in contrasto con le più elementari norme morali.



I fattori dell'obbedienza all’autorità

Milgram sottolinea come nel suo esperimento i soggetti abbiano ben chiaro quale sia il comportamento “giusto”, ma non si con portino a secondo i loro valori poiché altri fattori determinano la condotta dell'individuo. Tra questi vi sono, innanzi tutto:

  • La buona educazione;

  • L'impegno a mantenere la promessa di collaborare con lo sperimentatore;

  • La vergogna di tirarsi indietro.

Il soggetto mette in atto una serie di meccanismi di adattamento per affrontare il conflitto tra la spinta all'obbedienza e quella alla ribellione. Infatti i soggetti tendono a delegare ad altri la responsabilità delle loro azioni, attribuendola all'autorità. L'elemento da evidenziare è che all'esperimento vengono attribuite qualità in personali, indipendenti cioè dalle intenzioni umane. Infine, alcuni elementi contestuali virga come la distanza dalla vittima e la vicinanza a dell'autorità, favoriscono il proseguimento dell'esperimento.

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