Sociologia

 

La società post industriale

Come in passato virga anche l'evoluzione più recente delle società occidentali e coincisa con rilevanti trasformazioni nel mondo del lavoro. Tuttavia, a differenza di quelle caratteristiche della società moderna, le trasformazioni più recenti hanno interessato non tanto l'organizzazione del lavoro industriale quanto la distribuzione dell'occupazione fra i diversi settori di attività. Da alcuni decenni a questa parte si registra in tutti i paesi industrializzati un continuo espandersi del settore terziario e a discapito dell'industria dell'agricoltura, andamento che viene comunemente definito terziarizzazione dell'economia. Come conseguenza, aumenta la quantità di lavoro che trova impiego nel terziario, dove l'innovazione tecnologica ha tendenzialmente non riduce l'occupazione, ma crea nuove professioni e quindi nuove opportunità di lavoro. Per questo motivo le società occidentali odierne vengono spesso definite anche società postindustriale viva cioè in esse il processo di industrializzazione e giunto ap. al termine e ha lasciato posto a quello di terziarizzazione. Di fatto, però, il settore terziario è costituito da profili professionali multiformi: il termine servizi fa riferimento a una realtà lavorativa eterogenea virga composta di imprese di occupazioni diversissime, che posso per tale sia un alto livello di specializzazione sia una forte del qualificazione. A lavoratori viene richiesto ora, o per meglio dire in posto, un atteggiamento flessibile verso l'attività lavorativa. Concretamente, si è verificato in questi decenni la progressiva sostituzione delle forme di lavoro stabili conforme e precari, giuridicamente ambigue, poco protette sul piano previdenziale. Tuttavia, se la flessibilizzazione del lavoro di solito si rivela utile per le imprese, che riescono così a razionalizzare notevolmente certe spese, per i lavoratori esso si traduce il più delle volte in esperienza di lavoro precario. In parallelo con i processi appena descritti issy val diffondendo negli ultimi anni un nuovo approccio al lavoro e all'attività economica basato non più esclusivamente su rapporti di tipo strumentale, ma anche su relazioni collaborative. L'insieme di queste nuove forme di attività economica basata sulla condivisione di beni servizi e chiamata economia collaborativa o economia della condivisione o, più spesso ancora, sharing economy. Si tratta di fenomeni che, pur nella loro diversità, hanno come fondamento quello di promuovere forme di cooperazione fra gli attori sociali. La tecnologia digitale e il supporto indispensabile di queste nove pratiche e sociali. Secondo gli esperti questi nuovi comportamenti, che inverso non è la sfera della produzione, della distribuzione del consumo, stanno generando nuovi stili di vita pirla basati su un uso e uno sfruttamento delle risorse più equilibrato rispetto al passato, poi che favoriscono l'accesso ai beni al posto della loro proprietà, il riuso invece che l'acquisto, e il risparmio e la messa in comune degli strumenti e delle competenze.

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