Sociologia


 

La società post moderna

 

Nelle scienze sociali la fortuna del concetto di prossimo danno si deve al filosofo francese Jean François Lyotard, che sul fine degli anni settanta ha parlato, per la primavolta, di postmodernità per descrivere la condizione della cultura contemporanea. Per Lyotard ciò che caratterizza fonda mentalmente l'epoca postmoderna è la fine delle grandi narrazioni.Alla fine delle grandi narrazioni significa che questi grandiosi racconti universali, come i poemi omerici, alla bibbia, filosofi di Karl Marx, non hanno più presa sulle persone virga che non vi cercano più la ragione di ciò che accade ne vi si rivolgono per capire come agire. La cultura postmoderna e fondamentalmente antiutopia virga cioè priva di grandi ideali e pervasa da un profondo scetticismo non solo verso i miti dell'età moderna, ma anche verso le sue potenti ideologie politiche, come liberalismo è marxismo. Vi sono colore che, come Jürgen Habermas rifiutano il termine postmoderno perché sembra una dichiarazione di fallimento della modernità. Egli, invece birga propone di parlare di tarda modernità. All'estremo opposto vi sono coloro che accettano il termine postmoderno e lo considerano adatto per descrivere la cultura contemporanea, di cui sottolineano la frammentazione, alla molteplicità dei riferimenti alternativi e contraddittori, il dissolvimento di valori un tempo ritenuti universali quali la verità, la nazione o la religione.

Possiamo individuare quattro caratteristiche fondamentali della postmodernità:

  • La centralità del sistema di informazione e comunicazione.

  • La tendenza alla globalizzazione e, simultaneamente, alla frammentazione.

  • L'accettazione delle diversità.

  • Un diffuso clima di incertezza.





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